Canto del cavallo

Dopo dieci anni di una guerra
che non finiva mai, una bella mattina
i Troiani
che stavano sempre con la testa penzoloni
dalle mura,
vedono che le barche greche
hanno le vele gonfie per tornare a casa
e sulla spiaggia è rimasto un cavallone di legno
grande come un palazzo, con delle placche d’oro
sulla schiena che parevano fatte di lucciole.
“Portiamolo dentro che è un regalo che ci hanno lasciato!”
Dicevano quasi tutti senza sapere che nella pancia
del cavallo c’erano Ulisse con dei soldati che stavano zitti
come le montagne sotto la neve.


Tonino Guerra
Estratto da Odissea. Il viaggio del poeta con Ulisse
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nona edizione
24 - 29 ottobre 2023

La manutenzione della poesia
Coltivare le passioni e gli errori